Il micronido “il Club dei Birichini” è un servizio privato socio-educativo rivolto alla prima infanzia, dai 3 mesi ai 3 anni, con capacità ricettiva ridotta di massimo 10 bambini, mirato al benessere psico-fisico ed allo sviluppo armonico del bambino e delle sue potenzialità sotto tutti gli aspetti: affettivo, cognitivo e sociale.
L’esperienza nel micronido offre un prezioso contributo alla crescita in termini di autonomia.
Dall’ingresso al mattino al momento del saluto per tornare a casa, passando per tutte le routine, ogni momento della giornata si presta a valorizzare nel bambino le capacità di apprendimento e offre occasione per una maggiore autonomia in tutti i suoi aspetti.
L’ambiente è progettato in modo che il piccolo possa esplorare liberamente e assimilare le informazioni di cui ha bisogno mettendosi alla prova, sperimentando le proprie abilità nei vari momenti di gioco e in altri semplici compiti come prendersi cura di sé, prendersi cura dell’altro e prendersi cura dell’ambiente.
In tutte queste situazioni le educatrici riconoscono e sostengono il fare del bambino, accrescendo e rinnovando così la sua motivazione verso una nuova azione.
Ci preme inoltre offrire un tempo lento e disteso che favorisca l’iniziativa del bambino, garantendo il rispetto dei tempi individuali. È importante infatti saper aspettare, incoraggiando al tempo stesso il bambino e mostrando fiducia nelle sue capacità affinché possa assaporare il piacere di fare le cose da solo. All’interno del servizio educativo i bambini sono incoraggiati a diventare “ricercatori” attivi della conoscenza.
Il compito delle educatrici è quello di predisporre l’ambiente e offrire strumenti, materiali, oggetti ed esperienze, che i bambini hanno la libertà di utilizzare per cercare risposte ai loro interessi esplorativi.
Quindi una cura particolare è posta nella scelta delle esperienze da proporre ai bambini, pensate ed organizzate.
Anche gli oggetti hanno un ruolo fondamentale, devono rispondere a un interesse del bambino e facilitare la concentrazione e il lavoro individuale.
Le educatrici hanno il delicato compito di osservare, assistere senza intervenire, non giudicare e non ridurre la spontaneità del bambino.
Il bambino è una persona attiva e competente e l’adulto non ne deve anticipare o sollecitare i bisogni, ma semplicemente seguire il bambino nella sua naturale esplorazione.
Elisabetta lamanuzzi
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